

Kors omaggia Giorgio Armani, gentiluomo della moda
Un viaggio per il mondo per evadere "il mondo sottosopra"
(di Alessandra Baldini) Con un commosso omaggio a Giorgio Armani "gentiluomo della moda", Michael Kors ha dato il via alla fashion week di New York: "Avevo 19 anni quando comprai la mia prima giacca di Armani e l'ho portata ovunque. Ne avevo indosso un'altra acquistata in un negozio vintage di Columbia Road a Londra il giorno in cui è morto", ha detto Kors ai margini della sfilata al Terminal Warehouse di Chelsea trasformato in una replica della sua casa al mare. Lo stilista americano ha rievocato l'aneddoto, raccontando che gli sono venuti i brividi quando il 4 settembre si è chiuso il cerchio: stava andando da Bergdorf per parlare dei suoi inizi nel 1991, nello stesso department store di lusso dove un decennio prima Armani aveva debuttato negli Usa: "È stata un'ispirazione per tutta la mia carriera. Quando penso ai grandi della nostra industria, lui è nel Pantheon". Kors ha presentato una collezione per la prossima primavera-estate ispirata alle vie di fuga e ai molti viaggi che, "in un mondo sottosopra", gli hanno permesso di ricaricare le batterie. "Come diceva Diana Vreeland, l'occhio deve viaggiare", ha detto lo stilista, ed ecco dunque le tappe che vanno dal Big Sur californiano a Borgo Egnazia in Puglia, dalla Norvegia al Sudafrica e a Marrakesh, con il filo conduttore della natura vissuta all'insegna del comfort. Parole come "eleganza naturale", "raffinatezza" e "longevità" si addicono ai capi portati in passerella da un cast inclusivo e di tutte le taglie e che include modelle teenager e altre che non lavoravano con Michael da vent'anni: "La moda è diventata troppo cara, perfino per i ricchi", ha spiegato lo stilista che da sempre si fa vanto di creare capi destinati a durare nel tempo, nel parterre delle celebrità Olivia Wilde e Gwyneth Paltrow, Ariana DeBose e Suki Waterhouse. Tanti i temi lungo cui si snoda una collezione che non contiene neanche un abito da sera: dai drappeggi della stoffa che si muove col corpo alle frange delle borse che ondeggiano ad ogni passo. Il classico 'pantsuit' è decostruito con la giacca che assomiglia a un cardigan e i pantaloni a coulotte drappeggiati che assomigliano a una gonna. Nulla è costretto o superattillato e Kors sa essere sexy anche quando la "modest fashion" strizza l'occhio a nuove clienti che pagano in petrodollari: come in un insieme seersucker di seta di un caldo marrone su cui spicca una delle collane in grossi grani di pelle "made in Toscana". Il trench con la cintura di camoscio traforato nei colori che evocano il deserto è quanto di meno pratico si potrebbe indossare sotto le pioggerelline di Londra e lo stesso tessuto si replica in un copricostume rosa polvere. Nulla d'altra parte ha stagione nella nuova collezione e tutto si può portare dalla mattina alla sera come una gonna di paillettes ottonate indossata sotto una sopragonna di velo di seta.
R.Mifsud--JdM