Journal De Malte - Zubin Metha e l'Orchestra del Maggio al Ravenna Festival

Zubin Metha e l'Orchestra del Maggio al Ravenna Festival
Zubin Metha e l'Orchestra del Maggio al Ravenna Festival

Zubin Metha e l'Orchestra del Maggio al Ravenna Festival

Il 26/6 con la violinista Amira Abouzahra in Beethoven e Strauss

Dimensione del testo:

Una leggenda del podio, una stella nascente del violino e una delle orchestre italiane più apprezzate nel mondo: sono Zubin Mehta, la ventenne Amira Abouzahra e l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino della quale Metha è direttore emerito a vita. Domani, 26 giugno, saranno protagonisti alle 21 di uno degli appuntamenti di punta di Ravenna Festival sul palcoscenico del Pala De André. Il programma della serata accosta l'alfa e l'omega dell'Ottocento sinfonico tedesco: il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore Op. 61 di Ludwig van Beethoven, con Amira Abouzahra nella parte solista, e il poema sinfonico "Ein Heldenleben" (Vita d'eroe) di Richard Strauss (in questo caso è solista Salvatore Quaranta, spalla dei primi violini del Maggio), una delle pagine più sfolgoranti del compositore di Monaco di Baviera e un nuovo capitolo della riflessione di Ravenna Festival 2025 sul concetto di coraggio e la sua evoluzione nel tempo. L'unico Concerto per violino e orchestra di Beethoven è intimamente legato a un giovanissimo astro del violino: se la prima esecuzione del 1806 fu affidata al virtuoso Franz Clement, la vera consacrazione avvenne solo nel 1844, con un tredicenne Joseph Joachim nella parte solista. Ad officiare questo evento c'era nientemeno che Felix Mendelssohn, direttore di una serata che oltre alla riscoperta di un capolavoro rivelò il genio di uno dei più grandi violinisti dell'Ottocento. Dall'intimismo espressivo di Beethoven alla sfolgorante "Vita d'eroe" di Richard Strauss: il programma diretto da Zubin Mehta porta verso l'ultimo grande poema sinfonico straussiano, una sorta di autobiografia in musica composta nel 1898 che eleva la vita dello stesso Strauss sul piano ideale di un'esistenza emblematica, divisa in sei sezioni: l'Eroe; gli avversari dell'Eroe; la compagna dell'Eroe; il campo di battaglia dell'Eroe; le opere di pace dell'Eroe; la dipartita dell'Eroe dal mondo e il compimento del suo destino. Si tratta di un vero e proprio autoritratto del compositore, che a trentaquattro anni ripercorre le battaglie combattute per riuscire ad affermare la propria individualità artistica.

R.Mifsud--JdM