

Fazzolari, 'invio di truppe? Bene se Macron ci ha ripensato'
"Mai stata una grande idea, meglio garanzie modello art.5 Nato"
"Macron dice che non vuole più inviare truppe europee in Ucraina? Bene il suo ripensamento, non è mai sembrata una grande idea". Lo dice all'ANSA Giovanbattista Fazzolari a proposito delle parole del presidente francese che da Tirana ieri ha affermato che nell'incontro con Volodymyr Zelensky e i primi ministri di Gran Bretagna, Germania e Polonia non si è parlato di invio di truppe ma di "cessate il fuoco" in Ucraina. "La proposta francese di invio di truppe, ribadita da Macron pochi giorni fa, è poco utile e molto rischiosa" sottolinea il il sottosegretario all'Attuazione del programma, ribadendo che "la proposta italiana è di applicare, a guerra finita, garanzie all'Ucraina sul modello dell'articolo 5 della Nato, pur senza l'ingresso di Kiev nel Patto Atlantico. Quindi sostegno reciproco tra Ucraina e una serie di Stati occidentali in caso di aggressione. Un vantaggio pure per noi". "Giorgia Meloni e questo governo - aggiunge - sono sempre stati fermi e coerenti nel sostegno al popolo ucraino davanti alla politica imperialista di stampo neo sovietico messa in atto da Putin. Si tratta di una scelta di visione strategica anche più ampia della guerra in Ucraina. L'impegno dell'Italia - sottolinea - è sempre stato rivolto a tenere unito l'Occidente davanti alle grandi sfide di questi anni. Continueremo in questa direzione". Alle critiche delle opposizioni, che parlano di Italia "isolata", Fazzolari risponde che "con questa opposizione siamo condannati a governare a lungo. Possibile che non si rendano conto che ben pochi italiani apprezzano il confuso attivismo di Macron sull'Ucraina? Gli italiani sono ben felici di non essere più governati da gente che si limitava ad assecondare le scelte altrui, anche quando insensate, in cambio di una pacca sulla spalla o di una foto di gruppo".
J.Calleja--JdM