Da società benefit spinta a sociale e ambiente
Ricerca sul settore, 20% destina oltre 5% del proprio fatturato
Il 20% delle società Benefit destina oltre il 5% del proprio fatturato a finalità con impatto sociale e ambientale, a fronte di appena il 6% delle imprese non-benefit, dimostrando un elevato livello di impegno verso le finalità di beneficio comune. E' quanto emerge dalla ricerca nazionale sulle società benefit 2025 presentata nel corso dell'evento 'Un'ondata di innovazione'. Attraverso gli interventi dei Partner della Ricerca - Nativa, il Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, l'Università di Padova, la Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit - è emerso un quadro aggiornato e approfondito della dinamicità del mondo delle Società Benefit. L'analisi è stata condotta su un campione ampio e rappresentativo, composto da oltre 300 Società Benefit e più di 550 società non Benefit. L'integrazione del modello Benefit si riflette anche nella gestione quotidiana: per quasi il 50% delle Società Benefit, rispetto al 23% delle non-benefit, la valutazione degli impatti su ambiente e comunità è pienamente incorporata nel processo decisionale e strategico, mentre un ulteriore 47% dichiara di considerarla in almeno alcune decisioni strategiche. Accanto alla crescita del numero delle Società Benefit, che vedono 5.309 realtà al 30 settembre 2025, in crescita del 22% rispetto all'anno precedente, ed un valore della produzione annuale pari a 67,8 miliardi di euro, la ricerca ha approfondito anche la dimensione statutaria, analizzando gli impegni concreti e pubblici che le Società Benefit assumono nei confronti delle persone, delle comunità e dell'ambiente. La classificazione Esg conferma un forte orientamento verso le finalità sociali (55%), seguite da quelle ambientali (29%) e di governance (16%).
S.Zarb--JdM